Allergie primaverili: sintomi e rimedi naturali

Allergie primaverili: sintomi e rimedi naturali

Primavera per alcuni è sinonimo di allergie: certe piante e i loro pollini rappresentano un vero nemico per quasi tutti i soggetti allergici, che vedono la loro quotidianità fortemente limitata da attacchi d'asma, rinite, mal di testa, sonno disturbato, perdita di concentrazione. Per fortuna esistono antistaminici naturali e simil-cortisonici che possono aiutare a stare meglio

 

La primavera, una stagione tanto attesa perché si esce dal grigiore e dal freddo invernale, ma che con sé non porta solo giornate miti, fiori colorati, sole, profumi floreali, ma anche pollini, allergeni di ogni tipo e chi soffre di febbre da fieno, rinite allergica e asma allergica inizia a penare pesantemente.
Lacrimazione degli occhi, difficoltà respiratorie, naso che cola, starnuti ripetuti, gola secca ed infiammata, mal di testa, stanchezza, sonno irregolare sono i sintomi principali per tutti coloro che con la bella stagione soffrono il risveglio della natura.

 

La causa delle allergie primaverili

Cosa si intende per allergia? Si tratta di una risposta immunitaria esagerata e anomala del nostro sistema immunitario.
Questa reazione è generata da fattori esterni e può scatenarsi attraverso il contatto, l’ingestione, l’inalazione, le punture di quegli elementi che vengono definiti allergeni.

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Il sistema immunitario, a volte risponde in maniera eccessiva per difendere l’organismo con rilascio di istamina e può diventare lui stesso “nocivo”. Ecco perchè non tutti i rimedi che sollecitano il sistema immunitario possono essere utilizzati tranquillamente.

Secondo le teorie della medicina tradizionale cinese i soggetti allergici rientrano spesso nella tipologia Legno, sensibili ai cali o agli eccessi energetici del Fegato e della Vescicola Biliare.
Caratterialmente sono irrequieti, volitivi, con una mente sempre in movimento. Si svegliano presto, rendono molto al mattino, anche in età anziana sono giovanili.

  • Se l’energia del Legno è in eccesso sono nervosi, intolleranti, scalpitanti, con un metabolismo accelerato, faticano a prendere sonno o a dormire per molte ore, soffrono di allergie, oltre che del tratto respiratorio anche della pelle, il fegato elabora troppo velocemente, vi è una sovrapproduzione di bile.
  • Per contro in caso di deficit di energia del Legno sono soggetti lenti nello sguardo, appesantiti, con un metabolismo rallentato, lacerati da una rabbia inespressa, sempre assonnati, molto insofferenti, con una pelle grassa, a volte acneica, difficoltà digestive, allergie di natura dermatologica, asma.

 

Quali sono gli allergeni più diffusi?

Le allergie primaverili possono manifestarsi da gennaio a giugno, e si sviluppano nei confronti delle graminacee e dei pollini delle betulle.

Infatti si comincia con 

 

  • le cupressacee, a cui appartengono il cipresso, che fiorisce a gennaio con impollinazione compresa tra gennaio e fine marzo e il ginepro, la cui impollinazione può estendersi fino a dicembre.
  • il nocciolo con fioritura a febbraio, 
  • le betullacee, la betulla fiorisce tra fine marzo e inizio maggio,
  • le graminacee, da aprile a giugno, presenti in tutta Italia. Ne fanno parte piante erbacee annue, spontanee o coltivate.
  • le asteracee quali ambrosia, tarassaco e assenzio selvatico. Sono piante perenni la cui fioritura si avvia ad agosto proseguendo fino a ottobre. Sono presenti tanto al nord quanto al sud
  • i cereali, quindi grano, orzo, mais, riso, segale, canna da zucchero, avena; Aprile e Maggio sono i mesi di massima fioritura, con una breve ripresa a inizio autunno
  • la parietaria, che fiorisce a partire da giugno, fino ad agosto. Si tratta di una pianta ruderale, cresce cioè in luoghi incolti, sui cigli delle strade, lungo le mura. A temperature più calde il periodo pollinico è anche più esteso, da febbraio a luglio, con il picco ad aprile. A nord, l’apice viene raggiunto tra maggio e giugno
  • le oleacee, che comprendono l’ulivo. Il periodo più intenso si estende da aprile a tutto giugno con concentrazioni di incidenza in quelle regioni in cui si coltivano uliveti.

Come si manifestano le allergie e quali sono i sintomi


Le allergie possono manifestarsi con un range di sintomi davvero ampio, dall’orticaria, alla tosse secca e stizzosa, al raffreddore, con riduzione di gusto e olfatto; congiuntivite, asma, sinusite, shock anafilattico.
Pare che sempre più persone inizino a manifestare sintomi allergici.

 

L’allergia primaverile nello specifico, con il rilascio di istamina manifesta sintomi a livello nasale e a livello oculare:

  • rinite allergica stagionale, quella che comunemente si definisce raffreddore da fieno
  • congiuntivite allergica stagionale. 

Quando entrambe le infiammazioni si manifestano insieme si parla allora di rinocongiuntivite oppure oculorinite allergica stagionale.

I sintomi principali includono:

  • starnuti
  • tosse stizzosa e secca
  • prurito al naso
  • raffreddore
  • congestione nasale.
  • infiammazione e irritazione delle mucose nasali
  • rinorrea acquosa, (gocciolamento di secrezioni nasali)
  • insonnia 
  • olfatto e gusto ridotti
  • infiammazione e irritazione delle congiuntive, arrossamento, gonfiore e lacrimazione
  • asma
  • mal di testa.

 

Quali sono i periodi peggiori per le allergie primaverili?

Quando si parla di allergie ai pollini, dette anche allergie polliniche, l’arco di tempo che le contempla si estende da gennaio a ottobre. 

Nella maggior parte dei casi, l’allergia è di natura genetica. Si ripete tutti gli anni a partire dalla prima manifestazione.

Diversi fattori, come ambiente e clima, possono influenzarne la sua comparsa.
Nei casi di primavera molto piovosa la quantità di polline è più bassa e i sintomi sono ridotti. L'utilizzo di mascherine consente una maggiore protezione e l’impatto del polline sulle vie respiratorie è inferiore.

Chi soffre di allergie dovrebbe considerare il calendario pollinico, che consente di prevedere la turnazione degli allergeni e quindi poter pianificare rimedi preventivi e rafforzativi per attenuare gli effetti allergici.

Come prepararsi per tempo alle allergie?

Naturalmente, oltre alle terapie farmacologiche specifiche, è preferibile ricorrere a delle strategie comportamentali che possono aiutare a mantenere sotto controllo l'allergia ai pollini. 

  • Non passeggiare in campi, prati o giardini in cui l'erba è stata tagliata di recente.
  • Nel periodo della pollinazione evitare attività sportive in prossimità di aree verdi.
  • In caso di animali in casa, è consigliabile tenerli fuori dalla camera da letto, perché il loro pelo è veicolo di polline.
  • Installare un filtro antipolline sull’auto per l’aria condizionata aiuta a mantenre l'abitacolo più salubre
  • Lavarsi spesso gli occhi con acqua fredda e mantenerli puliti con un cotone imbevuto di infuso alla camomilla e rosmarino prima di andare a dormire. 
  • Evitare di fumare, poichè il fumo irrita ulteriormente le mucose di naso e occhi. 
  • Una doccia ristoratrice ogni volta che si torna a casa , diminuisce l’incidenza di portare in casa i pollini.
  • Consumare cibi alcalinizzanti, ridurre il consumo di derivati del latte che possono danneggiare le mucose intestinali, prediligere proteine ittiche e leguminose e, introdurre dosi di vitamina C più alte nei periodi più critici. Limone e Rosa Canina, ricchi di vitamina C, aiutano ad alcalinizzare per esempio.

 

 

Allergie primaverili: i rimedi e gli antistaminici naturali 


Come possiamo contrastare le allergie da un punto di vista naturopatico? Bisogna iniziare ad agire sul terreno, cioè sulla tipologia per rimetterla in equilibrio. 

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