Intolleranze alimentari

Intolleranze alimentari

 

Le intolleranze alimentari sono dei disturbi da reazione avversa al cibo, che nell’ultimo decennio hanno preso il sopravvento e ancor’oggi vi sono ancora troppi dubbi sul giusto approccio da intraprendere in caso si presentino questa tipologia di disturbi.

Il Dott. P.Lancini Nutrizionista Funzionale e Clinico, Coaching, Fitoterapeuta e Naturopata, cercherà di illustarci al meglio con un breve articolo, lo spinoso argomento.

Le interferenze del cibo possano essere principalmente di quattro tipologie:

1.Meccanica: il cibo può ostruire meccanicamente una funzione digestiva o di assimilazione di  elementi nutritivi.

2.Funzionale: il cibo va in contrasto con altri e crea delle interazioni disfunzionali con enzimi,  fermenti, gas, acidità, reazioni del sistema immunitario, ecc. che non permettono di far  assimilare al meglio gli elementi del cibo stesso. In questa categoria rientrano le allergie  alimentari e le intolleranze alla molecola di lattosio, ma anche le intolleranze basate sul DNA.

3.Biofisica: il cibo crea funzionalmente delle alterazioni di frequenze di natura biofisica – misurabili  in spettrofotometria – con l’ambiente e le condizioni intestinali per cui diventa incompatibile con  il tessuto con cui entra in contatto. In questa categoria rientrano le intolleranze standard, la cui  espressione più funzionale è quella delle intolleranze nutrizionali.

4.Psicosomatica: un cibo può generare delle impressioni inconsce di somatizzazione traumatica  rimossa per cui diventa incompatibile sul piano psicosomatico perché associato a traumi  dell’infanzia.

Si consideri un soggetto diabetico che, da un test allergologico, non risulti allergico ai cereali. Essendo diabetico, dovrà comunque ridurre i cereali. Sembra una contraddizione, ma in realtà il test dell’allergia misura solo una specifica patologia del  sistema immunitario con una specifica tecnologia diagnostica, mentre il test del diabete misura una  patologia funzionale di altra natura diversa dall’allergia. Le due tecnologie di analisi sono completamente differenti ed analizzano due aspetti diversi della  patologia. In un primo caso (intolleranza al glutine o lattosio) sono analizzati marker ematici con  predisposizione genetica, mentre nel secondo (intolleranze alimentari di natura biofunzionale) si  analizzano aspetti di natura biofisica che considerano l’intero complesso dell’alimento e non una sola  molecola, attraverso un meccanismo di assimilazione completamente differente. Le intolleranze nutrizionali analizzano solo classi di alimenti complessi e basati su terapie o stili di vita nutrizionali e di benessere.

Il programma di Intolleranza Nutrizionale adottato ( In linea di massima i test si dividono in

  • Test qualitativi
  • Test quantitativi
  • Test funzionali ),  intende distinguere le specifiche  intolleranze di incompatibilità sul piano biofunzionale a sistema genobionico rispetto a tutte le  altre intolleranze allergiche, da predisposizione del DNA, funzionali, molecolari, metaboliche,  ecc. Le intolleranze nutrizionali sono più adatte per aiutare il professionista nella fase di  assegnazione di un piano nutrizionale mirato e personalizzato e per risolvere molti disturbi che  normalmente non emergono da altri test diagnostici. Poiché vengono messe in relazione con i dati del soggetto, come peso, altezza, età, sesso,  patologie, le intolleranze nutrizionali, offrono una gamma di informazioni più ampia e ricca  rispetto a molte altre tipologie di intolleranze, che misurano un campo più ristretto di  sensibilizzazione all’alimento, alle sue componenti, ai suoi micronutrienti, all’aspetto  bromatologico.

Ad esempio, il test citotossico, i test allergologici o i test del DNA, misurano l’intolleranza alla  zucca o una certa sensibilità. Non tutti sanno però che esistono più di cento  varietà di zucche differenti e il nostro test di intolleranza nutrizionale prende in considerazione tutte  queste specifiche varianti e differenze.  Si definisce ALLERGIA: quando in gioco vi è un meccanismo immunitario ed in tal caso esiste una specifica  equazione che determina il coinvolgimento immunitario, in tempi brevissimi e a reazione  positiva. Si definisce INTOLLERANZA:  quando  in  gioco  vi  è  un  meccanismo  biofisico  e  metabolico.  In  tal  caso l’equazione è differente e parte dal sistema metabolico, in tempi lunghi e a reazione negativa.

Si ringrazia il Dott. P.Lancini per l’autorizzazione alla pubblicazione a carattere esclusivamente divulgativo e gratuito.

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