Lo "stress ossidativo" è parte del meccanismo patogeno della polmonite ed è STRETTAMENTE CORRELATO all'infiammazione. Ci si aspetta quindi che la sua attenuazione riduca il danno polmonare.
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Lo stress ossidativo svolge un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria "innata" ai patogeni estranei di qualunque natura (parassiti, batteri, virus ...) AUMENTANDO la produzione di mediatori dell'infiammazione nel sistema respiratorio [LINK 1]
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QUINDI, INDIPENDENTEMENTE DAL "TIPO DI POLMONITE", gli #antiossidanti hanno ricevuto attenzione dai Ricercatori Veri (quelli, per intenderci, i cui studi non dipendono dal "bonifico") PERCHE' si sono rivelati efficaci nell'alleviare le lesioni polmonari e proteggere dai danni in altri organi.
Come il FEGATO.
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Tra i più PROMETTENTI antiossidanti, c'è il #NAC (o n-acetilcisteina), un aminoacido solforato che:
1) ha proprietà mucolitiche e può ridurre l'elasticità e la viscosità del muco e facilitare la rimozione delle secrezioni polmonari;
2) previene la stimolazione batterica della produzione di mucina e l'ipersecrezione di muco;
3) esibisce proprietà antiossidanti dirette (interagisce con scavenging ROS) ...
4) ... e proprietà antiossidanti indirette, in quanto precursore del #glutatione (o #GSH), con conseguente aumento della sua concentrazione intracellulare... Leggi dopo.
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In precedenti studi CLINICI SERI, il NAC nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (#BPCO) e nelle sue esacerbazioni ha mostrato #benefici:



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Uno degli studi più interessanti [LINK 4] ha selezionato, tra agosto 2016 e marzo 2017, pazienti RICOVERATI in ospedale per POLMONITE, e li ha divisi in due gruppi..
Un gruppo ha ricevuto un trattamento convenzionale per polmonite insieme a NAC (600 mg due volte al giorno). Il gruppo "di controllo ha ricevuto solamente la "terapia convenzionale".
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Le loro conclusioni?
Suggerisce che NAC ha inibito lo stress ossidativo e ridotto i fattori infiammatori nella polmonite e il trattamento con antiossidanti potrebbe ridurre il danno ossidativo e infiammatorio nei pazienti con polmonite.
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Ancora più recente, un lavoro del 2020 [LINK 5], gli autori riconoscono che non ci sono studi randomizzati controllati con N- acetilcisteina ad alte dosi (600 mg due volte al giorno) per pazienti con BPCO e hanno progettato questo studio multicentrico randomizzato controllato (RCT) per valutare l'efficacia, la sicurezza e il rapporto costo-efficacia del trattamento a lungo termine con N- acetilcisteina ad alte dosi.
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I risultati, una volta condivisi, possono guidare la pratica clinica e cambiare lo standard della gestione precoce della BPCO.
Ma torniamo al GLUTATIONE: che cacchio è?
Lo conoscono bene gli specialisti in pneumologia!
Perchè la sua carenza è ampiamente riconosciuta come una CARATTERISTICA CENTRALE di molte malattie infiammatorie polmonari: la fibrosi polmonare idiopatica, la sindrome da distress respiratorio acuto, la fibrosi cistica e l'asma [LINK 6]
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Spero che quello che stai per leggere non ti faccia saltare dalla sedia ma...
...è proprio LA TACHIPIRINA che ESAURISCE il GLUTATIONE.
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Ed è il motivo per cui nelle INTOSSICAZIONI/AVVELENAMENTO DA PARACETAMOLO - principale causa di insufficienza epatica acuta nel mondo occidentale, e una delle indicazioni più frequenti al trapianto epatico nel mondo! [LINK 7] - l'unico farmaco approvato dalla FDA per uso clinico contro il sovradosaggio come antidoto è il NAC (ma ad alte dosi, endovena, e solo in ambiente ospedaliero!)
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RI-CORDA: un farmaco che spegnere la febbre - uno strumento con cui il nostro sistema immunitario rende inospitale l'ambiente a qualunque virus - non è proprio il miglior consiglio che darei se fossi convinto che ...
... LA TUA SALUTE VALE!
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NOTA BENE: ciò che scrivo NON E' una PRESCRIZIONE MEDICA.
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SE NEI COMMENTI QUALCUNO MI CHIEDE NOME COMMERCIALE E DOSE del NAC vuol dire che non hai letto il post. E io non ho motivo di risponderti.
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Nè i LINK per APPROFONDIMENTO:










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LINK 1:
Lo stress ossidativo contribuisce al danno polmonare e alla disfunzione della barriera attraverso la destabilizzazione dei microtubuli (2012)
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LINK 2:
La N-acetilcisteina ad alte dosi migliora la risposta infiammatoria e l'esito nei pazienti con esacerbazioni della BPCO
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LINK 3:
Terapia ad alto dosaggio di N- acetilcisteina per la nuova polmonite influenzale H1N1
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LINK 4:
La N-acetilcisteina migliora lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria nei pazienti con polmonite acquisita in comunità.
Uno studio randomizzato controllato (2018)
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LINK 5:
N- acetilcisteina ad alte dosi per il trattamento regolare a lungo termine della broncopneumopatia cronica ostruttiva in fase iniziale (GOLD I–II): protocollo di studio per uno studio randomizzato multicentrico, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato in Cina
LINK 6:
Stress ossidativo e regolazione del glutatione nell'infiammazione polmonare
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LINK 7:
Nuove strategie per il trattamento dell'epatotossicità da paracetamolo (2020)